La motrice Pia
Innovazione e ingegno: la motrice Pia
La Motrice Pia è un motore monocilindrico a combustione interna progettato da Enrico Bernardi, con un innovativo sistema di funzionamento misto, che combina il ciclo a combustione diretta e atmosferico, ottimizzandone così l’efficienza. Questa soluzione si distingue dai motori a combustione diretta o atmosferica dell’epoca e rappresenta un esempio di innovazione motoristica nella seconda metà dell’Ottocento.
Tra le sue caratteristiche principali la Motrice Pia presenta una cilindrata di 121,6 cm³ e una velocità di rotazione di circa 200 giri/min, con un consumo contenuto di benzina a soli 24 g/h. Il ciclo operativo del motore avviene in quattro fasi, di cui le due centrali sfruttano la compressione e l’espansione del pistone, producendo potenza in modo continuativo e garantendo una resa ottimale anche a bassi giri. La configurazione del cilindro, rivestito da una camicia che permette il raffreddamento ad acqua, rappresenta un’altra soluzione progettuale avanzata per l’epoca.
Una delle varianti della Motrice Pia fu adattata per funzionare a benzina, allora un combustibile raro, che consentì al motore di operare in aree prive di accesso al gas illuminante. La Motrice Pia viene quindi dotata di un carburatore, del quale Bernardi è uno degli inventori, e di un regolatore automatico di velocità che rendeva il motore stabile anche con variazioni di carico.
La Motrice Pia è oggi parte della nostra collezione e vi aspetta al Museo, un luogo dove l’originalità tecnica e l’ingegno di Bernardi sono testimoniate anche da altri reperti fondamentali per comprendere l’evoluzione dei motori moderni.