Enrico Bernardi
Enrico Bernardi: il pioniere dell’automobile italiana
Il Museo di Macchine Enrico Bernardi racconta il genio e la visione innovativa di questo grande inventore italiano, offrendo un viaggio affascinante tra i motori e i veicoli da lui progettati e costruiti. La sua storia, spesso poco nota al grande pubblico, ci invita a riscoprire un capitolo fondamentale della storia del motorismo e dell’automobilismo italiani.
Enrico Bernardi (1841-1919), nato a Verona e vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, è considerato uno dei precursori dell’automobile moderna. Le sue intuizioni e invenzioni nel campo dei motori a combustione interna hanno aperto la strada a sviluppi tecnologici che hanno poi segnato la storia dell’automobilismo. Fin dagli anni Settanta dell’Ottocento, Bernardi era alla ricerca di soluzioni per progettare dispositivi leggeri e portatili, capaci di soddisfare i bisogni del luogo in cui viveva, il Veneto, e per la piccola industria e l’industria domestica.
Il percorso di Bernardi compie una svolta cruciale nei primi anni Ottanta, con la progettazione della Motrice Pia, il primo motore a benzina mai costruito in Europa, e successivamente con il motore Lauro, che introduce varie innovazioni al motore a quattro tempi. Sarà inoltre la Motrice Pia, montata sul triciclo di legno del figlio Lauro, a diventare il primo veicolo con un motore a benzina in Europa.
Oltre alle innovazioni nel campo dei motori e della meccanica del veicolo, Bernardi si è distinto per una visione pionieristica che guardava già al futuro dell’automobile come mezzo di trasporto individuale. In un’epoca in cui la mobilità era ancora dominata da treni e carrozze, l’inventore veronese comprese le potenzialità di un mezzo autonomo che potesse essere utilizzato da chiunque. Nel 1894, progettò e costruì una vettura a tre ruote, perfettamente funzionante e capace di raggiungere i 35 km/h, che oggi è custodita al Museo di Macchine Enrico Bernardi e che rappresenta uno dei pezzi più straordinari della collezione. Proprio per la costruzione e la commercializzazione della sua vettura Bernardi fonda, nel 1894, la prima industria automobilistica italiana, la Miari e Giusti, assieme a due suoi studenti. Nel 1899, la ditta passa totalmente nelle mani di Bernardi, e diventa Società Bernardi. Purtroppo, a causa delle difficoltà legate al contesto sociale ed economico del Veneto, una regione a predominanza agricola e per niente industrializzata, la società fallirà nel 1901.
La figura di Enrico Bernardi non è importante solo per l’automobilismo, ma anche per il progresso della scienza e della tecnica, oltre che ad essere un esempio che mostra l’importanza del contesto sociale ed economico per lo sviluppo delle stesse. Le sue invenzioni sono state, e rimangono tuttora, un punto di riferimento per chi studia l’evoluzione dei motori e della meccanica applicata ai veicoli.