La Collezione
Esplorare la collezione del Museo di Macchine Enrico Bernardi significa immergersi nella storia dell’automobile e dei motori, entrando in contatto diretto con la visione di un inventore che ha saputo capire il suo tempo e lasciare un’impronta duratura nel progresso scientifico e tecnologico. Le sue creazioni non solo hanno anticipato i successivi sviluppi tecnologici, ma hanno posto le basi per una nuova era della motorizzazione.
Esplorando l’unica sala espositiva del museo, è possibile ammirare motori, prototipi e strumenti progettati e realizzati dal geniale inventore tra il 1878 e il 1896; ogni pezzo racconta una pagina della storia dell’evoluzione tecnologica dell’epoca.
Tra i pezzi principali della collezione troviamo:
- Motore atmosferico a gas (1878-1884): una delle prime realizzazioni di Bernardi, con una potenza di 1/25 CV.
- Motori monocilindrici a benzina “Pia” (1882-1884): esemplari di motori pionieristici, fondamentali per la sperimentazione sul ciclo a combustione interna.
- Motrice a benzina a doppio effetto “Pia” (1893-1896): uno sviluppo avanzato che evidenzia la spinta creativa e la volontà di esplorare il potenziale dei motori a combustione.
- Motori monocilindrici a benzina “Lauro” (1887-1889): sviluppati successivamente, offrono miglioramenti nella potenza e nella stabilità del ciclo di combustione.
- Triciclo motorizzato a benzina (1893): un progetto innovativo, con le ruote in linea, che anticipa il concetto moderno di motoscooter.
- Vettura a tre ruote (1894): con una velocità massima di 35 km/h e una potenza tra 1.5 e 2.5 CV, rappresenta una delle prime automobili di invenzione e costruzione italiana, completata con soluzioni tecniche avanzate, come il carburatore orizzontale, il sistema di raffreddamento a circolazione forzata e un innovativo sistema di sterzo che anticipa il differenziale.

In aggiunta ai motori e alle macchine, il museo conserva strumenti e apparecchi progettati da Bernardi per perfezionare il suo lavoro, tra cui:
- Tachimetro (1880)
- Dinamometro: utilizzato per misurare le prestazioni dei suoi motori.
Oltre ai motori e agli strumenti, un elemento di grande rilievo della collezione è costituito dall’archivio di Bernardi, composto da fotografie, disegni, progetti, brevetti e quaderni, in cui l’inventore annotava idee, studi e osservazioni. Ogni dettaglio, dall’innovativo carburatore alle particolarità del sistema di raffreddamento, viene esplorato nei documenti originali, disponibili in formato digitale attraverso i monitor interattivi del museo, per un’esperienza di scoperta completa e immersiva.